Con l’emergenza coronavirus tantissime persone hanno scelto di cambiare stile di vita e scegliere la bici: perché mantiene il distanziamento fisico, perché hanno voglia di stare all’aria aperta, perché c’è una nuova consapevolezza sul tema della salute e perché non vogliono contribuire alla pessima qualità dell’aria delle nostre città.
Eppure iniziare è difficile, sono tantissime le cose che si dicono e si sentono dire sull’uso della bici come mezzo di trasporto, ma sono tutte vere?
Per iniziare questo viaggio di cambiamento e trasformazione, iniziamo dallo sfatare alcuni “falsi miti” del ciclismo urbano, per iniziare a conoscere meglio questo incredibile e strano fenomeno: la libertà di spostamento!
I miti da sfatare
“Dato che le corsie del bus sono larghe e sgombre, non c’è bisogno di piste ciclabili”
Per chi si sente a proprio agio fra i mezzi pesanti, le corsie del bus possono rappresentare un ambiente ideale dove andare in bici. Per
“Non dovremmo costruire piste ciclabili, perché svantaggiano i disabili”
L’esperienza dei Paesi Bassi, e recentemente del Regno Unito, dimostra come gli interventi per la ciclabilità ben realizzati vengono spesso sfruttati da chi va in
“Le nostre strade sono troppo strette per le piste ciclabili”
In termini pratici non esiste strada, stretta o larga che sia, che non possa essere resa adeguata e sicura per andare in bici. Le soluzioni
“Le bici non servono. Le auto elettriche risolveranno i problemi di traffico”
La transizione dai motori a combustione a quelli elettrici contribuirà naturalmente ad alleviare i problemi di inquinamento nei centri urbani. D’altro canto, le auto elettriche
“Creando zone ciclabili o pedonali si ridurrebbe l’attività dei negozi”
Piste ciclabili e aree pedonali non impediscono l’accesso ai negozi – anzi, possono rendere le strade commerciali luoghi piacevoli, aumentando la quantità di persone di
“Le infrastrutture ciclabili sono molto costose e non hanno un ritorno economico sufficiente”
È vero che le buone infrastrutture ciclabili costano, ma non è corretto dire che tale spesa rappresenti una grande porzione di quella complessiva per i